Bici in città

Bici in città

19 Febbraio 2022

Foto credit © Marco Mele per BC

Le regole per pedalare in sicurezza

(Aggiornato con nuovo Codice Stradale, in vigore da Gennaio 2022)

Iniziamo con la definizione del mezzo e le relative dimensioni da rispettare. Il Codice stradale definisce velocipedi i mezzi di trasporto a due o più ruote a propulsione muscolare o assistita da motore elettrico, che non superino 1,30 m di larghezza, 3 m di lunghezza e 2,20 m di altezza.
Rientrano dunque nella categoria le bici a pedalata assistita, purché abbiano un’alimentazione a motore attiva fino a una velocità di 25 km/h e non superino una potenza massima di 0.25 kW.
Non sono compresi, invece, i velocipedi a più ruote simmetriche che consentono il trasporto di più persone, come i risciò o i quad a 2 posti. Per questa tipologia di mezzi, la circolazione è consentita previa omologazione, secondo le caratteristiche costruttive e funzionali stabilite dal decreto del Ministro dei lavori pubblici.

Altro dettaglio da specificare è che le regole del codice si applicano solo nel caso in cui siamo in sella alla nostra bicicletta. Se, differentemente, la stiamo portando a mano, il nostro comportamento sarà da assimilare a quello dei pedoni.

Durante la pedalata è obbligatorio reggere il manubrio almeno con una mano e tenere libere braccia e mani da impedimenti, segnalando con il braccio le manovre che si intende fare, compresa quella di fermata, alzando il braccio.

A meno di ordinanze specifiche, è possibile pedalare nelle aree pedonali, prestando le dovute accortezze, proseguendo a piedi laddove la circolazione in bici sia di intralcio o pericolo per i pedoni.
In quanto alle corsie ciclabili, queste vanno preferite alla strada ogni qual volta siano presenti e, se a senso unico, devono essere percorse nello stesso senso di marcia degli altri veicoli. Il limite di velocità massimo in questo caso è di 30 km/h!
In generale, è vietata la circolazione su autostrade e strade extraurbane principali, nonché la percorrenza delle strade urbane in senso opposto al senso di marcia prescritto per tutti gli altri veicoli.

A partire da mezz’ora dopo il tramonto e fino a mezz’ora prima del sorgere del sole, le biciclette devono avere le luci accese sia nei centri abitati che fuori.

Le luci devono essere accese anche di giorno nelle gallerie o in caso di nebbia o forte pioggia e in ogni altra situazione di scarsa visibilità. Il Codice stradale specifica anche il tipo di luci e il punto in cui posizionarle:

  • posizione anteriore: luci bianche o gialle;
  • posizione posteriore: luci rosse e catadiottri rossi;
  • lati e pedali: catadiottri gialli

Per la circolazione notturna fuori dai centri abitati o in galleria, è necessario giubbotto o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità.

Tra i dispositivi obbligatori è previsto anche il campanello ma, strano ma vero, non è obbligatorio il casco (Noi però lo consigliamo vivamente!)

Fatto salvo per le varie omologazioni, in bici non si possono trainare veicoli, trasportare altre persone, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.
È però consentito il trasporto di un bambino di età non superiore ad otto anni, purché la bici sia dotata di seggiolino con le caratteristiche stabilite dal Codice stradale ed è possibile agganciare un piccolo rimorchio, purché la dimensioni totali non superino 3 m di altezza, 75 cm di larghezza e 1 m di altezza; la massa trasportabile non deve superare i 50 Kg e, ovviamente, anche il rimorchio dovrà essere dotato di luci per la circolazione notturna.

Discorso a parte per i velocipedi appositamente costruiti ed omologati per il trasporto di altre persone oltre al conducente. In questo caso il numero massimo di persone trasportabili è quattro adulti (compreso il conducente) ed è consentito il trasporto contemporaneo di due bambini fino a dieci anni di età.

E le multe?!

Le sanzioni previste per la violazione di queste norme vanno dai 26 ai 102 euro o dai 42 a € 173 quando si tratta di velocipedi omologati per il trasporto di altre persone.

È stata abrogata la legge che prevedeva effetti anche sulla patente di guida.

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