Eppure soffia

22 Aprile 2022

Canzoni di denuncia e speranza per la giornata mondiale della Terra

Che siano scenari apocalittici, voci di speranza o rime scanzonate, la musica si è spesso occupata della salute della Terra e del ruolo dell’uomo nell’ambiente.
In occasione della giornata della terra, lasciamo che sia la musica a onorarla, indicando le possibili strade da intraprendere per salvarla e per salvarci.

Eppure Soffia – Pierangelo Bertoli (1975)

Iniziamo dal brano che da il titolo alla playlist.
Forse poco conosciuto, è un vero e proprio manifesto della natura.
“Caro uomo, puoi inquinare quanto vuoi, distruggere ciò che ti circonda e progredire verso la tua stessa distruzione. Ma il vento continuerà a soffiare, non smetterà di accarezzare i fiori ed i fianchi delle montagne e sussurrerà canzoni piene di vita. Caro uomo, io, la Terra, continuerò a respirare anche dopo di te.”

Il padrone della festa – Fabi Silvestri Gazzè (2014)

È un brano composto a sei mani, l’accusa forse più dura rivolta al potere dalla musica italiana.
Il padrone della festa, che da il titolo anche all’intero album, è la terra, il “sasso” di cui siamo ospiti e di cui le cariche importanti dovrebbero occuparsi, ricordando che il futuro va ben oltre una campagna elettorale e tenendo ben presente che ciò che riguarda il singolo, coinvolge l’intera umanità come fossimo “ammanettati tutti insieme alla stessa bomba”.

Time is ticking out – The Cranberries (2001)

Nella loro carriera, The Cranberries hanno spesso affrontato tematiche politiche e sociali senza tanti giri di parole.
In Time is ticking out, Dolores O’Riordan elenca in maniera cruda e vivivissima le principali tragedie politiche ed ambientali degli anni 80-90, chiedendo se rimarrà qualcosa per le future generazioni e ricordando a tutti noi, come un’antica sacerdotessa, che “il tempo fugge”

All the Good Girls Go to Hell – Billie Eilish (2019)

In occasione di diverse interviste, la stessa Billie ha dichiarato che il testo della canzone fa riferimento al cambiamento climatico. Nel brano Dio e Lucifero si lamentano degli esseri umani, e manifestano il loro disappunto per i danni inflitti al pianeta.

Man is such a fool, why are we saving him?
Poisoning themselves now
Begging for our help, wow”

L’uscita del video, in cui si trascina in mezzo a delle macerie completamente cosparsa di petrolio, seguita da una dichiarazione su Instagram, ha reso ancora più chiaro il messaggio:
“In questo momento ci sono milioni di persone in tutto il mondo che vogliamo attenzione ai nostri leader. La nostra terra si sta riscaldando a un ritmo senza precedenti, le calotte polari si stanno sciogliendo, i nostri oceani si stanno sollevando, la nostra fauna selvatica viene avvelenata e le nostre foreste stanno bruciando”

Is this the world we created…? – The Queen (1984)

Una voce nota e meravigliosa ed una melodia nostalgica, per chiedersi se è davvero questo il mondo che abbiamo voluto creare.
La canzone è stata scritta dopo che Freddy e il chitarrista Brian lessero alcune notizie sulla situazione in Africa.
Il brano fu incluso anche nella raccolta Greenpeace – The Album

Out of time – Radiohead (2003)

https://www.youtube.com/wahttps://www.youtube.com/watch?v=UkLWf-fbsLotch?v=UkLWf-fbsLo

I Blur ci regalano una ballata dolcissima e tragica sull’umanità smarrita, sul completo stordimento della società incastrata in una quotidianità frenetica che ci distrae al punto da non farci accorgere che siamo “fuori tempo”.
ps – la copertina dell’album Think Tank è di Bansky

And you’ve been so busy lately that you haven’t found the time
To open up your mind
And watch the world spinning
Gently out of time
Tell me I’m not dreaming But are we out of time?

Feels like summer – Childish Gambino (2018)

Anche con un ritmo groove e una passeggiata al sole si può parlare di global warming. In giornate così, dice Gambino, puoi sentire il calore per strada, e sembra estate.
Mentre sette miliardi di anime si muovono velocemente, sperando che il mondo rallenti.

Oh, I hope we change
I really thought this world could change
But it seems like the same

Five years – David Bowie (1972)

La terra sta morendo e all’umanità restano 5 anni.
Nel 1972 Bowie descrive la disperazione di una società che può avere tutto, fuorché il tempo di salvarsi.
Allora il brano sembrò una descrizione dettagliata e magistrale di uno scenario utopico. Oggi, potremmo quasi arrivare a credere che sia un articolo di giornale.

Change – Le Mani Avanti (2018)

Nella sua decennale carriera, Michael Jackson, ha dedicato diversi brani alle questioni sociali ed ambientali. A partire da “Earth Song” in cui si chiede “che ne è dell’alba? Che ne è della pioggia?…ti sei mai fermato a notare questa terra che soffre, queste sponde piangere?” o in “They don’t care about us” in cui accusa i potenti di essere ciechi e sordi alla miseria umana.
Qui propongo un medley dei brani “impegnati” del re del pop, arrangiato dal maestro Gabriele D’angelo ed eseguito dal coro “Le Mani Avanti” .

Holy war – Alicia Keys (1988)

Viviamo in una società che santifica la guerra e considera il sesso osceno. Come sarebbe il mondo se provassimo a ribaltare questo controsenso?

‘Cause peace and love ain’t so far
If we nurse our wounds before they scar”

With my own two hands – Ben Harper (2002)

Come possiamo cambiare il mondo per renderlo un posto migliore, più luminoso e più giusto? Con le nostre mani. Possiamo aiutare la terra, alleviare l’intera umanità e confortare le persone che amiamo.
Quest’anno il primo estratto di Diamonds on the inside, album che consacrò Ben Harper alle frequenze europee, compie precisamente 10 anni. Nonostante l’età, ogni volta che questo brano arriva alle nostre orecchie, il suo messaggio chiaro e diretto veicolata da musica calda e avvolgente, risveglia le nostre mani e il nostro cuore.

Tout là-haut – Zaz (2021)

E se guardassimo il mondo da una prospettiva più alta? Vedremmo tutta la sua bellezza, sapremmo metterci a nudo, dimenticando il nostro ego e troveremmo le parole giuste per guarire ogni dolore.
Questo è l’invito di Zaz, la cantante francese che in tutta la sua carriera non ha mai smesso di parlare di felicità quotidiana, di ambiente e società, sia nei suoi brani che nelle sue tourneé.

Lo stato in cui si trova il nostro mondo, è triste, e mi spaventa. mi rattrista. Cosa lasceremo ai nostri figli? Voglio diffondere una canzone di speranza, un invito ad elevarci ed osservare il mondo da un’altra prospettiva, in questi tempi difficili

Nothing but flowers – Talking heads (1988)

Avete presente il detto “qui una volta era tutta campagna”? 
Alla fine degli anni ’80 David Byrne, leader dei Talking heads, rovescia questo modo di dire ed immagina un mondo in cui la civiltà è stata completamente invasa dalla natura.
Dov’era un parcheggio, oggi c’è un’oasi piena di pace. Qui c’era una pizza a taglio, ora è un prato di margherite”.
Genio.

Because- Beatles (1969)

Le emozioni più forti nascono dal contatto con la natura che ci circonda. Un inno d’amore universale, per la Terra, per noi.

Because the world is round, it turns me on
Because the wind is high, it blows my mind
Because the wind is high
Because the sky is blue, it makes me cry

La hoguera de los continentes- La Raíz (2016)

Si, è un brano in lingua spagnola.
No, non è reggaeton.
La Raíz, gruppo alicantino sempre molto impegnato sul fronte ambientale e sociale, regala una poesia di speranza per l’intera umanità che, riunita nei vari continenti, innalza un canto di pace.

Terra – Eugenio in via di Gioia (2022)

Qualche settimana fa, in Piazza San Carlo a Torino è comparsa la scritta “Ti amo ancora, terra”.
Autore dell’iniziativa è il gruppo di origini torinesi Eugenio in via di Gioia che ha voluto inaugurare così l’uscita del nuovo album, nonché della loro prima canzone d’amore, con una dedica tutt’altro che simbolica.

Non ci saremmo mai potuti immaginare che il nostro messaggio d’amore alla Terra sarebbe stato così compreso e abbracciato da milioni di persone. Un canto che si alza all’unisono ha un valore inestimabile, ma c’è ancora bisogno di agire”. 

È con questo invito che vogliamo festeggiare la giornata mondiale della terra.
Che questa data non sia solo una ricorrenza in cui confinare slogan, numeri o buoni propositi di sensibilizzazione. Più che un evento, pensiamo a questa giornata come uno spazio aperto dove incontrarsi e confrontarsi, dando ogni giorno nuovo impulso ad idee, intenti e progetti, per costruire un percorso di cambiamento collettivo, che non può più attendere.

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